1999
TRE PIAZZE
asse viario compreso tra Piazza Santa Maria delle Carceri - Castello dell' Imperatore - Piazza San Marco - Piazza della stazione - Prato
progetto 1999
luogo Prato- Centro storico
committente Comune di Prato
progettisti arch. Marco Meozzi -arch- Massimo Lastrucci
pubblicazioni -"LABORATORIO COMUNE" Idee ed architetture del Settore edilizia Pubblica del Comune di
Prato - 2000 Electa – Milano pag. 160
Il progetto prevede la riorganizzazione funzionale dell’assetto viario della città di Prato nel tratto compreso tra la piazza Santa Maria delle Carceri e Piazza della Stazione attraverso un programma di interventi che hanno come obiettivo quello di ridefinire la mobilità tramite un modello alternativo al traffico urbano attuale.
La finalità é quella di restituire ai pedoni, alle biciclette, al trasporto pubblico la città di superficie attraverso una serie di interventi mirati alla moderazione della circolazione automobilistica con il fine di riqualificare la città e di ricuperarne la qualità formale e la identità storica propria.
Il modello proposto per il trasporto privato parte dall’idea di separare la rete dei percorsi principali di attraversamento urbano da quello del traffico locale, prevedendo una gerarchia di flussi differenziati ed un controllo della velocità al fine di avere una circolazione costante, continua e moderata.
Viene prevista la riqualificazione anche del trasporto pubblico (pulman e taxi) tramite la realizzazione di corsie preferenziali che permettono di aumentare l’efficienza del servizio.
Inoltre viene potenziata la pedonalizzazione di alcune aree adiacenti il centro storico salvaguardando l’uso e la vivibilità di alcuni spazi pubblici e l’integrità di alcuni importanti monumenti storici, in particolare Santa Maria delle Carceri, cercando di eliminare i più dannosi fattori (inquinamento, pericoli per i pedoni , vibrazioni, rumore) tutto questo senza comunque penalizzare la mobilità generale.
Il progetto intende ridefinire lo spazio della piazza come luogo della Chiesa (sagrato) ed allo stesso tempo reintegrare l’edificio del Castello Federiciano nel tessuto urbano rivelandone gli allineamenti che lo avevano generato.
E' stato adottato lo stesso impianto planimetrico a maglie quadrate, orientate secondo l’asse della centuriazione romana.
Tramite l’orditura del pavimento della piazza si realizza un diretto collegamento tra le mura del Castello, la Chiesa e le tre piazzette limitrofe in una sequenza di spazi pedonali variamente articolati.
La griglia vuole anche sottolineare la rotazione tra la chiesa Santa Maria delle Carceri voluta da Giuliano da San Gallo ed il preesistente Castello Federiciano.
Il progetto non è stato realizzato.
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